Nomenclatura dei Cationi – Regole di nomenclatura

Sono riportate le regole di nomenclatura dei cationi. La nomenclatura IUPAC è ufficialmente riconosciuta e utilizzata oggigiorno, ma alcuni composti sono meglio noti col nome dettato dalla nomenclatura tradizionale. Altri ancora vengono identificati con un nome comune che esula da entrambe le regole codificate. Faremo menzione solo dei più importanti.

La nomenclatura richiede la conoscenza del numero di ossidazione.

Per svolgere gli esercizi sui cationi vai a questo link.

Per svolgere gli esercizi combinati su anioni e cationi vai a questo link.

 

Nomenclatura dei Cationi

Gli ioni sono atomi o complessi elettricamente carichi, suddivisibili in anioni e cationi. I primi hanno una carica netta negativa, i secondi positiva. Un catione è anche definito come una specie chimica in cui il numero di protoni è maggiore del numero di elettroni: per questo motivo tutti i cationi sono contraddistinti dal segno + nella formula chimica. Questo risultato lo si può realizzare fornendo energia all’atomo neutro di un elemento o ad una molecola neutra in modo da strappargli degli elettroni e realizzare la disuguaglianza precedentemente descritta. Tale energia deve essere superiore a quella di ionizzazione caratteristica dell’elemento o della molecola che si vuole ionizzare. In alternativa, si può immergere un sale in ambiente acquoso e ottenere, così, la scissione del composto in una specie di carica positiva e una di carica negativa, come mostrato di seguito:

NaCl → Na+ + Cl

dove il cloruro di sodio, un sale, è passato in soluzione e si è diviso in un catione e un anione. Questo tipo di dissociazioni sono molto comuni, soprattutto in composti come i sali che si formano mediante legame ionico. I cationi liberi si trovano in grosse quantità, ad esempio, nelle nebulose: le alte temperature e quindi l’elevata energia sono sufficienti a ionizzare gli atomi dei vari gas. Le spettacolari immagini dell’universo sono in parte dovute a questo tipo di fenomeno.

Distinguiamo i cationi in monoatomici e poliatomici se sono formati da un solo elemento o da più di uno.

La nomenclatura dei cationi è descritta nei prossimi paragrafi.

 

Cationi monoatomici

Nomenclatura IUPAC

ione + nome dell’elemento (con n.o tra parentesi ove necessario)

Esempi:

Formula chimica Nome IUPAC
Cu+ Ione rame (I)
Cu2+ Ione rame (II)
Na+ Ione sodio
Zn2+ Ione zinco
Nomenclatura tradizionale

La nomenclatura tradizionale è simile a quella degli ossidi basici e differisce solo per il termine “ione” che sostituisce “ossido”. Si distinguono i casi:

1 – Il metallo ha un unico numero di ossidazione. Il nome sarà  ione + radice dell’elemento + ico

Esempio: 

Formula chimica Nome tradizionale
Na+ Ione sod-ico

Questa regola è ormai obsoleta.

2 –  Il metallo ha due numeri di ossidazione:

se ha n.o maggiore allora il nome sarà ione + radice dell’elemento ico 

se ha n.o minore allora il nome sarà ione + radice dell’elemento oso

Esempi:

Formula chimica Nome tradizionale
Cu+ Ione rame-oso
Cu2+ Ione rame-ico
Fe2+ Ione ferr-oso
Fe3+ Ione ferr-ico
Zn2+ *mancante*

   

Cationi poliatomici

Derivano direttamente da idracidi o da idruri. Molti di questi ioni sono formati da un non metallo (Non-Me). L’unica nomenclatura dei cationi poliatomici utilizzata è la IUPAC.

Nomenclatura IUPAC

ione + radice di Non-Me + onio

Esempi:

Formula chimica Nome IUPAC
H3O+ Ione ossonio, Ione idronio
H3S+ Ione solf-onio
H2F+ Ione fluor-onio

Eccezione: NH4+ ione ammonio (in riferimento all’ammoniaca NH3).

 

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