Nomenclatura degli Anioni – Regole di nomenclatura

Sono riportate le regole di nomenclatura degli anioni. La nomenclatura IUPAC è ufficialmente riconosciuta e utilizzata oggigiorno, ma alcuni composti sono meglio noti col nome dettato dalla nomenclatura tradizionale. Altri ancora vengono identificati con un nome comune che esula da entrambe le regole codificate. Faremo menzione solo dei più importanti.

La nomenclatura richiede la conoscenza del numero di ossidazione.

Per svolgere gli esercizi combinati su anioni e cationi vai a questo link.

 

Introduzione sugli Anioni

Gli ioni sono atomi o complessi elettricamente carichi, suddivisibili in anioni e cationi. I primi hanno una carica netta negativa, i secondi positiva. La comparsa degli anioni è principalmente dovuta a reazioni di dissociazione in ambiente acquoso di idracidi e ossiacidi. Scendendo nel dettaglio, una reazione di dissociazione può essere schematizzata in questo modo:

HnX (idracido)  nH+ + Xn- (anione)

HnXbOc (ossoacido) → nH+ + (XbOc)n- (ossoanione)

Lo ione H+ in realtà non esiste perché è estremamente instabile. Questa è una semplificazione grafica adottata in chimica per rappresentare il catione ossonio H3O+, che avremmo ottenuto se avessimo bilanciato la reazione aggiungendo H2O, caratteristica dell’ambiente acquoso. In chimica l’Hè chiamato protone e rappresenta, pertanto, il catione ossonio.

Infine, gli idrogeni legati all’ossigeno negli ossiacidi sono capaci di dissociarsi in ambiente acquoso e vengono perciò chiamati idrogeni acidi. Fanno eccezione alcuni idrogeni dell’H3PO2 (acido ipofosforoso) e dell’ H3PO(acido fosforoso) poiché legati al fosforo. Sono denominati allo stesso modo gli idrogeni negli idracidi anche se non legati all’ossigeno.

Struttura acido ipofosforoso

In Figura è rappresentato l’acido ipofosforoso –  un solo idrogeno dei tre presenti è legato all’ossigeno e di conseguenza è l’unico capace di dissociarsi in ambiente acquoso.

 

 

La dissociazione in ambiente acquoso

Gli acidi, siano essi ossiacidi o idracidi, sono classificati in base al numero di idrogeni acidi posseduti:

Acido monoprotico HCl → H+ + Cl
Acido biprotico H2SO2H+ + (SO4)2-
Acido triprotico H3PO4 → 3H+ + (PO4)3-

La dissociazione di acidi diprotici, triprotici e, in generale, poliprotici non avviene in un unico step. Inoltre, un acido quasi mai riesce a dissociarsi completamente. A titolo di esempio, consideriamo l’acido fosforico (H3PO4) e rappresentiamo un teorico cammino dissociativo in ambiente acquoso:

Inizio 1°Step 2°Step 3°Step
H3PO H+ + (H2PO4)
H+ + (HPO4)2-  H+ + (PO4)3-

Inizio: l’acido fosforico è inserito in ambiente acquoso.

1°Step: la polarità delle molecole d’acqua riesce a strappare un protone all’ossiacido. L’acido prodotto dalla reazione (H2PO4) ha ora una carica totale negativa pari a -1.
 
2°Step: il processo dissociativo continua, sebbene con maggiore difficoltà. Difatti, l’ulteriore perdita di un protone da parte dell’(H2PO4) comporta un ulteriore aumento di carica negativa. Il prodotto di tale reazione, l’(HPO4)2-, risulta poco stabile e la sua formazione il più delle volte è abbastanza difficile. Gli atomi tendono in natura a legarsi tra loro per stabilizzarsi: formare un legame è un processo energeticamente favorevole. In questo caso avviene l’esatto contrario, motivo per cui l’acido pone resistenza a cedere protoni H+.
 
3°Step: l’energia richiesta per strappare un nuovo protone H+ dall'(HPO4)2- è molto elevata e, generalmente, si giunge ad una situazione di equilibrio che blocca la dissociazione. Solo attraverso specifiche condizioni sperimentali è possibile osservare la comparsa dell’anione (PO4)3-.
 

Nomenclatura degli Anioni

Per prima cosa si effettua una distinzione tra anioni monoatomici, che derivano dagli idracidi, e ossoanioni, che derivano dagli ossiacidi. Gli anioni monoatomici e gli ossoanioni possono aver subito dissociazione sia completa che incompleta e, dunque, possono sia avere un certo numero di idrogeni acidi che esserne privi. Ogni casistica descritta risponde a precise regole di nomenclatura degli anioni. Gli anioni si possono suddividere anche in monovalenti, divalenti e quindi polivalenti a seconda del numero di cariche negative.

Vi consigliamo di imparare bene la nomenclatura tradizionale degli ossoanioni, in caso di dissociazione completa e incompleta, perché è assai diffusa in chimica. La memorizzazione della nomenclatura degli anioni monoatomici è più semplice.

Le regole di nomenclatura degli anioni sono descritte nei prossimi paragrafi.

Nomenclatura degli Anioni monoatomici

Dissociazione completa (solo IUPAC)

La nomenclatura IUPAC per questi composti è:

ione + (prefisso numerico) + radice dell’elemento + uro

Esempi:

Formula chimica Nome IUPAC
Al3- Ione allumin-uro
As3- Ione arsen-uro
Cl Ione clor-uro
S22- Ione disolf-uro

Eccezione: N3- ione nitruro; K ione caluro; Na ione natruro; O2– ione ossido.

Dissociazione incompleta 

La nomenclatura IUPAC per questi composti è:

ione + idrogeno + radice dell’elemento + uro

Esempio:

Dissociazione e formula chimica Nome IUPAC
H2S → H++ HS Ione idrogeno solf-uro

La nomenclatura tradizionale si forma:

ione + (prefisso numerico) + radice dell’elemento uro + acido 

Esempi:

Formula chimica Nome tradizionale
HS Ione solf-uro acido
HS2 Ione disolf-uro acido

Eccezione: OH ione idrossido o idrossile (IUPAC e tradizionale).

Ricorda: HCN → H+ + CN ione cianuro

 

Nomenclatura degli Ossoanioni

Dissociazione completa

La nomenclatura IUPAC per questi composti si ottiene:

ione + prefisso numerico di O + osso + radice dell’elemento + ato

Esempi:

Formula chimica Nome IUPAC
(ClO) Ione monossoclor-ato
(SO4)2- Ione tetraossosolf-ato
(SO3)2- Ione triossosolf-ato

La nomenclatura tradizionale è più complessa. Ad esempio, per denominare l’anione SO42- si inizia a individuare il suo acido coniugato ossia l’acido neutro che si ottiene aggiungendo tanti H+ all’anione quante sono le sue cariche negative. In questo caso si tratta dell’acido solforico (H2SO4) e si prosegue a:

i) Sostituire la parola ‘acido‘ (riferito all’H2SO4) con ‘ione‘ (riferito all’SO42-);

ii) se il suffisso dell’acido coniugato è  ico quello dell’anione diventa ato

ii) se il suffisso dell’acido coniugato è oso quello dell’anione diventa ito

In sintesi: ione + radice dell’elemento + ato o ito (raram.)

Esempi:

Formula chimica Acido coniugato Nome tradizionale
SO42- H2SO4 (acido solforico)
Ione solf-ato
SO32- H2SO3 (acido solforoso) Ione solf-ito
Dissociazione incompleta  

La nomenclatura IUPAC, trattandosi di complessi parzialmente dissociati, prevede una numerazione degli idrogeni legati all’anione. Schematicamente:

ione + prefisso numerico di H + idrogeno +  prefisso numerico di O + osso + radice dell’elemento + ato

Esempi:

Formula chimica Nome IUPAC
(HPO4)2- Ione (mono)idrogeno tetraossofosf-ato
(H2PO4) Ione diidrogeno tetraossofosf-ato

La nomenclatura tradizionale degli ossoanioni parzialmente dissociati sfrutta regole simili a quelle viste nel caso di dissociazione completa. Per prima cosa bisogna individuare l’acido coniugato dell’ossoanione e denominarlo secondo nomenclatura tradizionale. Successivamente si procede a:

i) Sostituire la parola ‘acido‘ con ‘ione‘;

ii) se il suffisso dell’acido coniugato è  ico quello dell’anione diventa ato

ii) se il suffisso dell’acido coniugato è oso quello dell’anione diventa ito

In sintesi: ione + radice dell’elemento + ato o ito (raram.) + prefisso numerico riferito ad H + acido

Esempi:

Formula chimica Acido coniugato Nome tradizionale
HCO3 H2CO3 (acido carbonico) Ione carbon-ato acido
(HPO4)2- H3PO4 (acido fosforico) Ione fosf-ato acido
(H2PO4) H3PO4 (acido fosforico) Ione fosf-ato biacido

Eccezione: HCO3 è detto anche ione bicarbonato in nomenclatura tradizionale. Il prefisso ‘bi’ non si riferisce al numero di idrogeni.

 

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